A Rimini, quasi 600 tra dirigenti e funzionari di Confartigianato si sono riuniti per la Convention 2025, un appuntamento dedicato ad affrontare le questioni cruciali della rappresentanza e a supportare le piccole imprese italiane nel loro percorso verso un futuro sempre più orientato alla tecnologia e all’innovazione.
L’evento, intitolato “Se stiamo insieme ci sarà un perché… Dai legami deboli ai legami forti. Verso una piattaforma di Sistema”, ha visto la partecipazione di oltre 70 associazioni territoriali di Confartigianato, tra cui anche una delegazione di Confartigianato Trapani guidata dal suo presidente, Emanuele Virzì, recentemente eletto presidente di Confartigianato Sicilia, e dal segretario Antonino Bertolino. L’obiettivo primario è rafforzare i legami e rendere più fluide le connessioni tra i vari elementi e centri del sistema Confartigianato, al fine di ottenere una rappresentanza sempre più efficace e performante, capace di portare le istanze dell’artigianato e della piccola impresa italiana al centro del dibattito politico nazionale.
Il Presidente di Confartigianato, Marco Granelli, ha dichiarato: “Ci siamo spostati dalla Capitale alla riviera romagnola, in una sede prestigiosa e funzionale come il Palacongressi di Rimini, per sottolineare una stretta sinergia, un connubio perfetto tra le politiche e le strategie associative, la managerialità e l’organizzazione. Vogliamo rafforzare ulteriormente l’idea vincente dell’impresa artigiana, con i suoi valori e la sua capacità di esprimere pienamente l’eccellenza e la qualità del nostro Made in Italy. Oggi ribadiamo queste nostre intenzioni, perché crediamo che in un mondo in rapida evoluzione, caratterizzato da dinamiche immediate e contesti mutevoli, tra conflitti, dazi e un’Europa che non sempre riesce a comprendere le esigenze di cittadini e imprese, sia fondamentale rimanere uniti con obiettivi ambiziosi. Tra questi, in primis, arrivare a una nuova modernizzazione della legge quadro sull’artigianato, ormai quarantenne. Reti, piattaforme condivise e consorzi rappresentano strumenti capaci di unire i nostri centri e di creare nuove ed entusiasmanti opportunità di sviluppo economico per le imprese.”
Reti e piattaforme sono considerate strumenti essenziali per connettere i numerosi centri di un sistema complesso come quello di Confartigianato. Gianluca Gregori, Rettore dell’Università delle Marche e Presidente di WeBuild, ha spiegato durante la Convention 2025: “Oggi, dopo l’evoluzione degli ultimi anni che ha portato l’Organizzazione a un livello superiore, la sfida è progredire verso un’evoluzione sempre più concettuale. Vogliamo provare a sistematizzare e integrare i diversi elementi in una soluzione organizzativa. In particolare, seguendo un percorso logico di connessioni, prima analizzando i modelli organizzativi necessari per il cambiamento, poi concentrandoci sui nuovi aspetti della competizione e sugli strumenti attuali, per giungere infine a comprendere come la piattaforma, o meglio le piattaforme, possano rappresentare una soluzione. Ogni associazione territoriale ha un suo ambito, spesso provinciale, e la necessità di connettersi in modo più efficace e di mettere in relazione informazioni e dati. Se ragioniamo in termini di aggregazione o collaborazione, è evidente che le potenzialità aumentano notevolmente se non disponiamo più solo delle informazioni di un territorio, ma abbiamo accesso a dati a livello nazionale, ad esempio, ottenendo una capacità di analisi molto più ampia. Questo si traduce in nuovi servizi per le imprese associate. Da questo punto di vista, intravedo una crescita evolutiva e concettuale di ciò che il Sistema Confartigianato può realizzare. Questo anche per evitare un altro rischio: dipendere dalle piattaforme create da altri.”
Un’ulteriore opportunità significativa è rappresentata dai centri d’eccellenza, capaci di strutturare un cambiamento inevitabile. Federico Vecchioni, Amministratore delegato del Gruppo BF, ha sottolineato dal palco della Convention 2025: “Sono veri pilastri per le reti, che possono rappresentare uno strumento di competitività per le piccole imprese e un luogo di alleanza tra piccole e medie imprese su progetti nazionali e internazionali. Il centro d’eccellenza è un polo produttivo tecnologico che, come abbiamo ascoltato oggi, può essere costituito anche da soggetti che gestiscono dati e li mettono a disposizione delle piccole e medie imprese. Ritengo che sotto questo profilo il centro d’eccellenza possa rappresentare un elemento distintivo per la competitività. Più ci si lega a un centro d’eccellenza, più il contesto e il tessuto produttivo possono rafforzarsi. Aggiungo che i centri d’eccellenza sono uno straordinario biglietto da visita per chi mira a crescere in altri mercati. Oggi, Confartigianato ha illustrato come il centro d’eccellenza possa, in questo senso, agire da catalizzatore e veicolo per la crescita delle piccole e medie imprese.